venerdì 17 marzo 2023

Mindwarp (1992)



Un bizzarro post-atomico prodotto dalla Fangoria Films con l'immarcescibile Bruce Campbell.


Post-atomico d'accatto prodotto dalla Fangoria Films che durante quel periodo storico, cominciava a muovere i primi passi nella produzione ufficiale di pellicole del terrore. Ne uscirono Children of the Night  (1991) di Tony Randel, Severed Ties (1992) di Damon Santostefano e questo Mindwarp aka Brain Slasher diretto dal buon Steve Barnett (Emmanuelle 5, Scanner Cop 2). Si parlava di post-atomico; in un futuro prossimo gli uomini e le donne vivono costantemente attaccati ad un macchinario che consente loro di vivere una vita alternativa idilliaca, per poter dimenticare la devastazione della superficie terrestre. Una giovane donna, Judy (Marta Alicia/Marta Martin) decide di ribellarsi e fugge "all'esterno": troverà il resto dell'umanità ridotta in schifosi mutanti guidati da Angus Scrimm.

Chi sarà l'eroe che la salverà? Bruce Campbell, in versione Here I Come to Save the Day! Bruce è un rude bastardo che si chiama Stover e Stover  è uno che i mutanti se li puccia nel latte. Per cui si prevede un massacro. E massacro sarà. Erano ancora i tempi in cui l'MPAA saltava addosso a piedi pari su queste produzioni, tagliandole senza pietà. Tanto che un editoriale si e uno pure di Fangoria o Gorezone,  sputavano fuoco e fiamme sull'organo censorio, che faceva passare indenni Cape Fear e The Silence of the Lambs mutilando invece le produzioni low budget. Altri tempi. Oggi si sono molto allargati. Comunque questo Mindwarp sia cut che uncut, è ancora godibile, con tutte le cautele del caso. Poi per essere un filmetto da battaglia dipinge un futuro cupo mica da ridere; da una parte tossicodipendenti virtuali con il cordone ombelicale elettronico, dall'altra tutti i mutanti, i reietti e i losers che scavano tunnel e gallerie alla ricerca di una antica grandezza. Non è poco. Recuperate anche gli altri film di Fangoria, tra cui anche I  Zombie: The Chronicles of Pain di Andrew Parkinson (1999) rozzo, ma molto inquietante.  INTERPRETI: BRUCE CAMPBELL, ANGUS SCRIMM, MARTA ALICIA, MARY BECKER, WENDY SANDOW, ELISABETH KENT, BRIAN BRILL, ROGER PERKOVICH, JOHN THORPE.

Originariamente pubblicato su L'Osceno Desiderio il 24/06/2011.

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martedì 7 marzo 2023

Wild Beast - Belve feroci (1984)


Ottimo Eco-vengeance di Prosperi.

"Violentata dall'uomo la natura si ribella!". La tagline già introduce il clima "bestiale" che si respira nel film di Prosperi che, senza troppi giri di parole, per chi scrive rimane e presumibilmente rimarrà il miglior animal attack mai prodotto con capitali italiani. Non che ci volesse molto. Vero. Il fatto è che la pellicola in questione da parecchi punti anche a diverse produzioni straniere della decade presa in considerazione (un nome su tutti GNAW: FOOD of THE GODS II) sia perché girata in stato di grazia, sia perché il lavoro svolto dagli addestratori (Pasquale Martino e Giancarlo Triberti del Circo Tribertis) è qualcosa che va oltre, nel senso che gli animali fanno davvero paura e interagiscono con gli attori in maniera straordinaria.

Anzi. Surclassano la fauna umana di diverse misure. Ok, c'è il grande Ugo Bologna nel ruolo del commissario che non ha bisogno di nessun difesa. Ci sono però John Aldrich e Lorraine De Selle (in assoluto una delle mie attrice preferite, la ragazza nuda in DOVE VAI IN VACANZA, UNA DONNA DI NOTTE, GARDENIA : IL GIUSTIZIERE DELLA MALA per non parlare di VACANZE PER UN MASSACRO dell'amatissimo Di Leo) che fanno la figura di statue di sale messe di fronte alle cineprese. Ma va bene così, non si può avere tutto e quando abbiamo una scena come quella del ghepardo che insegue il maggiolino a tutta velocità in pieno centro di Francoforte, allora è inutile battere i piedi per terra e lamentarsi di quanto sono cani gli attori, perché Prosperi è in palla e, oltre al ghepardo, scatena ratti, tigri, leoni, pantere nere, elefanti e orsi polari (veri) contro i poveri protagonisti del film, letteralmente sbranati, dilaniati, schiacciati (la scena con l'elefante) e ridotti in poltiglia on screen, grazie agli effetti speciali del grande Maurizio Trani e a quelli meccanici di Alvaro Passeri.

Ma diamo a Cesare quel che è di Cesare. Il coordinatore di tutta l'operazione rimane Franco Prosperi, un regista che può vantare una carriera invidiabile non solo  per aver inventato insieme ai compari Gualtiero Jacopetti e Paolo Cavara la filiera dei mondo-movies, ma anche per essere stato l'aiuto regista di Mario Bava. Non esente da difetti, WILD BEASTS - BELVE FEROCI rimane un film spettacolare per gran parte della sua durata e possiede una certa malcelata ambizione che lo rende un  reperto archeologico nella cinematografia italiana. Vedere per credere la carica degli elefanti sulla pista d'atterraggio, certo risolta con uno scaltro utilizzo dei modellini, ma animata da una arroganza spettacolare tale da innalzare la supposta aurea mediocritas del Bis italiano di una buona spanna rispetto alle coeve produzioni internazionali. INTERPRETI: Lorraine De Selle, Ugo Bologna, John Aldrich, Luisa Loyd, John Stacy, Monica Nickel, Enzo Pezzu, Stefania Pinna, Simonetta Pinna, Alessandra Svampa, Alessandra Freyberger, Tiziana Tannozzini.

Originariamente pubblicato su "L'Osceno Desiderio" il 27/05/2011.

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