giovedì 18 gennaio 2024

VICE SQUAD (1982)


 Grandissimo poliziesco del grande e troppo sottovalutato Gary Sherman.


Volete mettere il titolo della distribuzione italiana con il pur efficace VICE SQUAD? Niente da fare, nun se batte. E non si batte neanche il film, che è uno tra i più brutali e sincopati polizieschi made in USA realizzati negli anni ottanta.

Merito del regista Gary A. Sherman, uno abituato a girare horror (Non prendete quel metrò/Raw Meat [1973] con Donald Pleasence e Morti e sepolti/Dead and Buried [1981] bellissimo, ma che ve lo dico a fare) che possiede la mano giusta per affrontare il genere noir/poliziesco senza indugi o timidezze da scolaretto. Anzi. Il grande Wings Hauser farà passare una notte tragica al povero poliziotto Gary Swanson ma soprattutto alla sfortunata prostituta Princess (Season Hubley, ex-moglie di Kurt Russell, quella che viene trascinata nelle fogne in 1997 Fuga da New York).

Sherman dispensa a piene mani dosi di violenza e sadismo e va oltre gli steccati del "genere" scatenando un sublime villain psicopatico come il Ramrod di Hauser (carriera sterminata tra cinema e televisione, protagonista pure di un misconosciuto cult come Mutant/Night Shadow [1984] di Mark Rosnan che fu sostituito dal mitico John "Bud" Cardos), talmente cattivo, spietato e indistruttibile da far credere allo spettatore di essere stato scagliato in uno slasher violentissimo. Guardatelo quando colpito, investito, sparato ancora non muore.

Splendida fotografia notturna di John Alcott e atmosfera fumosa e malsana, di quelle possibili solo negli anni ottanta. Bellissimo, cultissimo, questo Vice Squad è merce rara per l'appassionato e amante di polizieschi americani , quelli veri, duri e puri. Da vedere e toccare con mano. Una grande firma Sherman, dopo arriveranno Wanted -Vivi o Morto (1986) con Rutger Hauer e Gene Simmons e lo sfortunato Poltergeist III (1988). Dvd della benemerita Starz/Anchor Bay del febbraio 2006 NTSC Region 1, 1.85:1. Consigliatissimo. Diverse scene della pellicola sono state editate nell'antologico Terror in the Aisles (1984) di Andrew J. Kuehn.

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